Grassini Andrea - mindGAPhoto
La Fête est finie
L’organizzazione di una festa prevede un carico di entusiasmo che è difficile da descrivere; dalla semplice festa di compleanno per tuo nipote, dal 18esimo di una tua amica, dall’inaugurazione di un negozio, dalla tua festa di laurea all’addio al celibato di cui sei il testimone, all’evento dell’ultimo dell’anno di una grande discoteca. Questa ha bisogno di persone capaci di organizzare e gestire, niente dovrebbe essere lasciato al caso. Sarebbe augurabile avere anche delle persone che collaborano, che siano in sintonia con il tuo progetto, con le tue energie, e se riesci anche ad avere come ospite un personaggio famoso, la ragazza che ti piace, il tuo migliore amico potresti dichiarare che forse potrebbe essere stata la miglior festa che tu abbia mai realizzato. Altra componente fondamentale è rappresentata dai fondi, dalle disponibilità proprie, dai finanziamenti che riesci a reperire. La quantità di soldi potrebbe risultare tuttavia inversamente proporzionale alla cura che viene dedicato alla realizzazione della festa. Fare affidamento su delle disponibilità apparentemente illimitate potrebbe portare a sprecare, comprare il superfluo, non centellinare i dettagli, cercare di avere l’ospite più famoso, delegare altri per svolgere delle attività solo per interesse.
Fatte tutte queste premesse, diciamo che in qualche modo e con tutte le precauzioni più o meno azzardate la festa è iniziata come se non dovesse mai finire, tutte le sue componenti avviate, entusiasmo alle stelle, polemiche da parte di invidiosi non invitati. Ma nessuna festa può durare in eterno. E proprio la ricerca di persistere in eterno fa venire a galla tutti i problemi e i dubbi che la spinta iniziale aveva cercato di tenere sotto controllo e sotto il livello dell’irrazionalità.
E cosa succede quando ci accorgiamo che la festa è finita? Cosa rimane di una festa quando è finita?
La realizzazione di questo progetto è nato da un’esigenza di voler rappresentare in maniera alternativa la visione di un'opera di urbanizzazione che non è stato completata per svariati motivi. Il tema scelto è la fine di una festa, ogni foto rappresenta un elemento che possiamo trovare dopo che una festa si è consumata, dopo che le persone hanno lasciato il luogo del divertimento. Anche l’atmosfera che si percepisce è quella dell’abbandono e dell’incuria che ci troveremmo ad avere a visitare un locale all’alba dopo una notte di festeggiamenti. Questo progetto non è stato pensato e realizzato per nessuno scopo critico o offensivo nei confronti delle persone che hanno ideato, sviluppato e lavorato a "La Fabbrichina". L'unico intento è quello di rappresentare in modo oggettivo lo stato dei fatti e cercare di non essere indifferenti all’abbandono del luogo che tutti i giorni ci troviamo sotto i nostri occhi.
L'opera di urbanizzazione denominata "La Fabbrichina" si trova nella parte bassa della città di Colle di Val d'Elsa, prov. Siena, Italia
.Il progetto fotografico ha preso corpo anche attraverso una mostra espositiva che si è svolta nella città di Colle dal 9 dicembre 2016 al 6 di gennaio 2017 e ha registrato la visita di moltissime persone.